I POLIFENOLI COME ANTIOSSIDANTI
Molte sostanze presenti in natura nei vegetali hanno la capacità di reagire con i radicali liberi.
Alcune di esse interrompono le reazioni a catena che portano alla formazione di ulteriori radicali, impedendo così la propagazione del danno cellulare; altre svolgono una funzione di scavenger (spazzini) delle ROS (specie reattive dell’ossigeno), ossidandosi a loro volta e richiedendo di essere rigenerate per riacquistare la loro funzione.
I polifenoli, presenti in alimenti di origine vegetale, quali frutta verdura, olio, vino, tè, cioccolato ed altri prodotti a base di cacao, costituiscono un gruppo molto ampio ed eterogeneo di composti suddivisi in classi. In base alla loro maggiore o minore capacità di proteggere dal danno ossidativo le macromolecole, all’interno di ogni classe di polifenoli è stata stabilita una gerarchia tra i vari composti (es: flavonoidi, tannini, fenoli)
Diversi Studi epidemiologici hanno evidenziato che, all’aumento del consumo di polifenoli, si associa una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, di tumori e di disordini neurodegenerativi, suggerendo che gli effetti benefici siano da attribuirsi, soprattutto, alla capacità dei polifenoli di combattere lo stress ossidativo che caratterizza e accomuna queste patologie.
In particolare a livello cardiovascolare:
- Modulano la pressione arteriosa
- Agiscono da cardioprotettori
- Prevengono l’aterosclerosi
- Agiscono sull’insufficienza venosa periferica
- Prevengono le malattie cardiovascolari
- Riducono l’aggregazione piastrinica
Come antitumorali:
- Azione preventiva nell’instaurarsi dei tumori
- Rallentano la proliferazione delle cellule tumorali
- Riducono l’incidenza dei tumori della mammella e dell’endometrio
- Riducono l’incidenza del tumore alla prostata
Sono stati riportati anche dei dati su quella che è l’azione nella fase post-menopausa:
- Riducono gli effetti dell’osteoporosi
- Riduzione della sintomatologia climaterica
- Azione di prevenzione per il carcinoma della mammella e dell’endometrio
E’ importante comunque ricordare che anche se un composto ha forte attività antiossidante o altre attività biologica in vitro, potrebbe avere una scarsa/amplificata attività biologica od addirittura nulla se non raggiunge il tessuto bersaglio. I polifenoli più abbondanti nella nostra dieta non sono necessariamente quelli che hanno il miglior profilo di biodisponibilità. Di conseguenza, non è solo importante conoscere la quantità di un nutriente presente in un alimento specifico o supplemento dietetico, ma è ancora più importante sapere quanto di esso è biodisponibile. Per stabilire la prova conclusiva dell’efficacia dei polifenoli nella prevenzione delle malattie e miglioramento della salute umana, sarà quindi essenziale determinare la distribuzione di questi composti nella nostra dieta , stimando il loro contenuto in ogni alimento, e individuando quale delle centinaia di polifenoli esistenti sono eleggibili a fornire i maggiori effetti nel contesto della nutrizione preventiva.