ALIMENTAZIONE IN ESTATE: come cambiano le abitudini
Avete mai notato che il desiderio di alcuni cibi cambia a seconda della stagione e della temperatura? Il nostro organismo segue naturalmente l’andamento climatico, indirizzandoci verso una modifica per nulla casuale delle scelte alimentari. Perché preferiamo cibi ricchi di grassi per l’inverno e light per l’estate?
I ricercatori hanno sottolineato che gli alimenti con un maggiore contenuto di grassi, per esempio carne e formaggi stagionati, sono preferiti soprattutto nella stagione invernale, durante la quale vengono consumati in quantità anche vegetali come le crucifere – ovvero cavoli e broccoli – e gli agrumi.
La necessità di un apporto calorico giornaliero maggiore durante l’inverno sembra avere origini nella storia evolutiva dell’uomo: i nostri geni porterebbero ancora traccia della necessità di fare scorta energetico-lipidica per sopravvivere all’inverno. Il metabolismo riserva infatti una percentuale di calorie alla produzione del calore corporeo, che viene incrementata dall’abbassamento della temperatura esterna.
Quando le temperature si alzano, invece, aumenta il consumo di cereali. I carboidrati non solo rappresentano una valida alternativa energetica, ma anche una preziosa risorsa di fibre, che possono favorire l’equilibrio intestinale messo alla prova dal caldo. Risulta inoltre prevedibilmente confermato, in estate, il consumo di tipologie vegetali ricche di acqua.
Le stagioni, quindi, influenzano non solo la natura, ma il modo in cui ci nutriamo e, in generale, vale la pena seguire il loro corso. Scegliere alimenti vegetali stagionali è un vantaggio per l’organismo, perché in essi è presente il picco di sintesi dei composti attivi presenti al momento della maturazione, quando la luce solare e la variazione di temperatura attivano la produzione di flavonoidi e antociani, molecole con diverse proprietà salutari.
Attenzione però in vacanza, dove è più facile approfittare di occasioni in cui si mangia fuori che spesso si accompagnano, purtroppo, anche ad una minore attenzione alla qualità degli alimenti e alle calorie. E’ bene seguire alcuni consigli alimentari per affrontare l’afa estiva, ridurre il rischio di disidratazione, una complicanza che interessa soprattutto bambini, anziani e donne in gravidanza, ma anche per evitare l’accumulo di qualche chilo in eccesso:
- ACQUA: in estate, con l’aumento delle temperature, si suda di più e si perdono tanti liquidi. Mantenere una corretta idratazione è quindi la chiave per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione
- PIU’ FRUTTA E VERDURA: quando sudiamo non perdiamo solo acqua, ma anche tanti sali minerali e vitamine idrosolubili, ecco perché d’estate ci sentiamo maggiormente stanchi e spossati. La frutta e la verdura fresche sono ricchissime di acqua, sali minerali e vitamine, pertanto è bene farne una bella scorta per reintrodurre i micronutrienti persi
- NON SALTARE I PASTI: Lo spuntino di metà mattina e la merenda sono pasti a tutti gli effetti, anche se molto spesso vengono sottovalutati e considerati come non necessari. In realtà rivestono un ruolo di fondamentale importanza a tutte le età perché gli spuntini contribuiscono a mantenere attivo il metabolismo, determinando così una serie di vantaggi: consentono di distribuire meglio l’energia nell’arco dell’intera giornata, mantengono i livelli di glicemia più costanti e permettono di arrivare a pranzo e a cena senza avere una fame eccessiva e quindi senza il rischio di introdurre calorie in eccesso. Da preferire yogurt, frullati, frutta fresca, frutta secca, gelato artigianale alla frutta, pane integrale con qualche scaglia di Grana Padano
- ATTENZIONE ALLE BEVANDE: buona regola moderare il consumo di bevande con zuccheri aggiunti, come succhi di frutta, cola, aranciata, tè freddi ecc. che hanno una scarsa qualità nutrizionale. Moderare inoltre gli alcolici, perché, oltre ad essere ipercalorici, l’alcol è una sostanza vasodilatatrice che aumenta la sensazione di calore e quindi la sudorazione.