GLICEMIA, COLESTEROLO E TRIGLICERIDI
Con il termine glicemia s’intende la concentrazione di glucosio nel sangue:questo zucchero, nutriente fondamentale per tutte le cellule del nostro corpo, arriva principalmente dagli alimenti che noi assumiamo quotidianamente, in caso di necessità, l’organismo è in grado di sintetizzarlo autonomamente partendo da precursori non glucidici. I nostri meccanismi regolatori, fanno si che il livello della glicemia rimanga costante nell’arco della giornata e in un soggetto sano, i valori si mantengono a digiuno tra i 60 e i 110 mg/dl.
Dopo i pasti, l’intervallo può aumentare a seconda della quantità di carboidrati assunti e arrivare ad un valore di 140 mg/dl. Alcune patologie e terapie farmacologiche possono aumentare o abbassare pericolosamente la glicemia portando a gravi conseguenze. Il monitoraggio periodico di questo valore nei soggetti a rischio, può quindi essere d’aiuto sia nel controllo che nella prevenzione di malattie come il diabete. Il colesterolo invece, è un lipide appartenente alla famiglia degli sterolie come per il glucosio può derivare da svariati alimenti (uova, latticini, carni ecc…) oppure può essere prodotto ex-novo dal nostro organismo. Per quanto la sua presenza sia fondamentale in quanto precursore degli ormoni, degli acidi biliari, della vitamina D e come costituente delle membrane cellulari, un suo accumulo si associa ad un aumentato rischio di eventi cardio-vascolari, come ad esempio l’angina o l’infarto.
A seconda della lipoproteina a cui è legato, avremo la distinzione tra il colesterolo HDL o “colesterolo buono”, che ne trasporta l’eccesso verso il fegato per poterlo eliminare e il colesterolo LDL o “colesterolo cattivo” che lo veicola ai tessuti e fa si che aderisca alle pareti delle arterie formando placche ateromatose e limitando in questo modo il corretto flusso sanguigno. Al fine di minimizzare il rischio di eventi cardiovascolari, sarebbe quindi opportuno mantenere i livelli di colesterolo totale inferiori a 200 mg/dl, dell’ HDL superiori a 40 mg/dl e di LDL inferiore a 100 mg/dl.
La valutazione dei trigliceridi, va solitamente di pari passo con quella del colesterolo,questi grassi, che rappresentano i principali costituenti del tessuto adiposo, svolgono l’importante funzione di riserva energetica per l’organismo e fanno sì che il nostro corpo sia sempre isolato termicamente. Tuttavia, ad un elevato livello di trigliceridi si associano gli stessi rischi visti per il colesterolo, pertanto sarebbe sempre opportuno monitorarli e sincerarsi che la trigliceridemia sia sempre compresa tra i 50mg/dl e i 150 mg/dl.
Di seguito una tabella riassuntiva dei parametri.
GLICEMIA A DIGIUNO | 60-110 mg/dl |
COLESTEROLO TOTALE | inferiore a 200 mg/dl |
COLESTEROLO HDL | superiore a 40 mg/dl |
COLESTEROLO LDL | inferiore a 100 mg/dl |
TRIGLICERIDI | 50-150 mg/dl |