SONNO E MELATONINA
I ritmi frenetici alla quale siamo costantemente sottoposti, gli impegni lavorativi, domestici ed extra domestici, hanno fatto si che nell’ultimo decennio, le ore di riposo notturne subissero una generale riduzione di circa un’ora e mazza. Questo fenomeno fa si che spesso ci si ritrovi a riposare meno di 6 ore per notte, abbassando pericolosamente la soglia limite.
La privazione del sonno, ha infatti tutta una serie di conseguenze psico-fisiche che possono sfociare in vere e proprie condizioni patologiche.
Quando il sonno ci viene a mancare per un periodo di particolare stress o tensione, possiamo ritrovare nella melatonina un valido e sicuro alleato.
La melatonina è infatti un ormone prodotto dalla ghiandola pineale presente nel nostro cervello. La sua sintesi avviene però anche a livello di retina, cute e, soprattutto, del tratto intestinale. La produzione intestinale di melatonina svolge molti ruoli: concorre al ritmo sonno-veglia relativo alla fame e alla sazietà,(nei pazienti che soffrono di insonnia è più alto il rischio di andare incontro ad obesità proprio per i pasti consumati durante la notte).
La melatonina, sia cerebrale sia intestinale, è secreta con ritmo circadiano, che varia nell’arco delle 24 ore, ovvero con sintesi e secrezione stimolata dal buio. Anche gli ormoni sessuali femminili, in particolare modo gli estrogeni, agiscono sul suo rilascio: dopo la menopausa il rischio di andare in contro ad insonnia aumenta notevolmente.
L’effetto della melatonina sul sonno è la conseguenza di una maggiore propensione a dormire, grazie all’induzione di una caduta della temperatura corporea e all’effetto sincronizzante sull’orologio circadiano, detto appunto effetto cronobiotico.
La melatonina ha un’azione specificamente protettiva nei confronti delle cellule nervose e del declino cognitivo associato alla neuroinfiammazione e alla carenza estrogenica e di testosterone nella donna. In questo senso è una grande custode della salute anatomica e funzionale del cervello, a tutte le età.
In Caso di insonnia sia grave che moderata è comunque importante discuterne prima con il proprio medico in modo da farsi guidare sull’assunzione della melatonina volendo anche in sinergia con altri fitoterapici calmanti.