TRATTAMENTI CORPO: RADIOFREQUENZA O CAVITAZIONE?
Adiposità localizzata, perdita di tono ed elasticità, pelle a buccia d’arancia, PEFS, ecco i principali inestetismi che interessano il corpo sia femminile che maschile.
Sempre in crescita la scelta di un approccio non invasivo per il trattamento di questi inestetismi, ma questa scelta spesso è accompagnata da una comune domanda: meglio RADIOFREQUENZA o CAVITAZIONE?
Da chiarire prima di tutto che i due trattamenti sfruttano principi fisici differenti: nel primo caso parliamo appunto di Radiofrequenze, ovvero correnti elettriche ad alta frequenza e bassa intensità, nel caso della Cavitazione si tratta di Ultrasuoni a bassa frequenza.
La Radiofrequenza stimola il tessuto a livello del derma, l’effetto biologico del calore prodotto dalla radiofrequenza determina l’incremento dell’ossigenazione tissutale, un maggior apporto di sostanze nutritive, il drenaggio di cataboliti e tossine ed una stimolazione del microcircolo locale.
L’effetto Cavitazionale invece arriva allo strato ipodermico, qui l’onda sonora manda in risonanza, cioè in vibrazione, le cellule del tessuto adiposo (gli adipociti) fino a stimolare una modificazione di permeabilità delle loro membrane. I trigliceridi in eccesso, liberati nel liquido extracellulare, più scarso nel pannicolo adiposo e molto più abbondante nella cellulite, vengono drenati dal circolo linfatico e quindi, venoso. Tutte le vene attraversano il fegato che, se sano, filtra e miscela i grassi: in parte li prepara per essere eliminati con le urine, in parte continuano a circolare sotto forma di carburante pronto per essere utilizzato mediante movimento aerobico.
Anche l’effetto e l’applicazione sul corpo sono differenti: la cavitazione lavora infatti sul volume in eccesso, rimodellando il profilo del corpo con azione specifica sulle adiposità localizzate, la radiofrequenza, con la sua azione drenante e di stimolazione a livello microcircolatorio, rappresenta un valido aiuto nel contrastare inestetismi quali pelle a buccia d’arancia e cellulite oltre all’effetto tonificante ed elasticizzante su situazioni di rilassamento cutaneo.
Possibile e certamente ottimale, in alcuni casi, è l’applicazione sinergica dei due trattamenti, così da ridurre i volumi e, allo stesso tempo, mantenere tonicità ed elasticità dei tessuti.