SINDROME DI BURNOUT
Ad ognuno di noi può capitare di vivere momenti di particolare stress a livello lavorativo, a volte il carico psicologico ed emotivo diventa tale, da farne una malattia a tutti gli effetti. Il termine sindrome di burnout, indica una condizione rilevata tra lavoratori impegnati solitamente nelle cosiddette professioni di aiuto, specialmente dell’ area socio-sanitaria. Tradotto in italiano come «bruciato», «esaurito», «scoppiato», il burnout non è, tuttavia, manifestazione peculiare delle professioni sociosanitarie,ma costituisce un rischio potenziale per ogni operatore che lavora a contatto con un pubblico in maniera continuativa (insegnanti, avvocati, farmacisti ecc. ecc.).
Questo rischio sembra derivare da rapporti interpersonali, frequenti e intensi, che tali operatori intrecciano con i loro utenti. Rapporti spesso carichi emotivamente, caratterizzati da stati di tensione, di ansia, di imbarazzo e anche diostilità.
Negli anni 80 il burnout viene deficita come una sindrome costituita da:
· esaurimento emotivo: senso di impotenza, tensione, impazienza e demotivazione, l’operatore sente di non avere più niente da offrire al proprio interlocutore
· depersonalizzazione: subentrano apatia verso il prossimo e cinismo verso il proprio lavoro
· senso di inefficacia professionale: perdita della propria autostima da un punto di vista professionale e lavorativo, con senso di inadeguatezza
I soggetti maggiormente a rischio di sindrome di burnout sono persone vulnerabili e fragile caratterialmente, o al contrario persone che hanno un’eccessiva dedizione al lavoro e che tendon all’idealismo o al perfezionismo. Tra le cause primarie della sindrome troveremo il carico di lavoro eccessivo, il mancato riconoscimento da parte di superiori, mancanza di supporto tra colleghi e assenza di equità in termini economici o di distribuzione del lavoro.
In questi casi la risorsa colpita da questa particolare sindrome potrà cercare supporto psicologico professionale, seguendo corsi di gestione dello stress e degli stati d’ansia. Esistono infatti sportelli d’ascolto dedicati che aiutano a migliorare la propria capacità di resilienza in modo da poter fronteggiare al meglio queste condizioni di disagio professionale.